Principi Fondamentali
Il Micronido S. Cuore di Tombelle si pone inoltre come servizio che intende rispettare la CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA (2000/C 364/01) e i principi fondamentali proposti dal Dir. P.C.M. 27 gennaio 1994, quali:
1. Eguaglianza dei diritti di tutti i bambini e degli utenti anche in presenza di disabilità, Bisogni Educativi speciali.
2. Imparzialità dei propri comportamenti, nei confronti dei bambini e degli utenti, obiettività, giustizia ed imparzialità.
3. Continuità e regolarità del servizio che è regolamentata dal calendario annuale e dalla normativa vigente. Eventuali interruzioni da parte del nido saranno prese con l’attenzione di arrecare il minor disagio possibile.
4. Diritto di scelta tra i soggetti che nel territorio erogano il medesimo servizio.
5. Partecipazione e collaborazione con le famiglie sono garantite attraverso la condivisione di comunicazioni, informazioni che i genitori e il Micronido hanno diritto di chiedere e dare e rispetto alle quali riceveranno reciprocamente adeguata risposta anche attraverso la gestione e la produzione di reciproca documentazione. La partecipazione è volta a favorire, anche attraverso suggerimenti, proposte e osservazioni, il miglioramento del servizio e la valutazione da parte dei genitori e del personale della qualità del servizio reso.
6. Efficienza ed efficacia sono erogate adottando le misure idonee al raggiungimento di tali obiettivi.
Inoltre, Micronido S. Cuore di Tombelle risponde alle normative Regionali e Nazionali in materia facendo proprio quanto previsto dal D.lgs. n° 65/17 sul “Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni” a norma dell’art. 1 commi 180 e 181 lettera e) della l. n° 107/15 che all’art. 1 riporta le seguenti finalità: “Alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino ai sei anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo, ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”.